IL
CAST
(le descrizioni sono tratte da "10anni di Calvin&Hobbes"
e scritte dal creatore: Bill Watterson)
CALVIN
Il suo nome si ispira a Calvino, il teologo del XVI secolo che
credeva nella predestinazione. Molti suppongono, che Calvin sia
ispirato a un mio figlio, o a ricordi particolareggianti della mia
infanzia. In effetti non ho figli ed ero un bambino piuttosto piuttosto
quieto e ubbidiente...Quasi l'opposto di Calvin. Una delle ragioni
per cui trovo divertente creare il personaggio Calvin è che
spesso non sono affatto d'accordo con lui.
Il lato autobiografico di Calvin risiede nel fatto che lui pensa
nel mio stesso modo su tanti argomenti, ma in questo lui riflette
il me adulto, non quello bambino. Molte lotte di Calvin sono mie
metafore personali. Sospetto che la maggior parte di noi invecchi
senza crescere e che in fondo a ogni adulto (a volte nemmeno tanto
in fondo) ci sia un moccioso che vuole tutto a modo suo. Uso Calvin
come sfogo per la mia immaturità, come un modo per restare
curioso sulla natura, come un modo di ridicolizzare le mie ossessioni
e come un modo di commentare la natura umana. Non vorrei Calvin
in casa, ma sulla carta mi aiuta a riordinarmi la vita e a capirla.
HOBBES
Come il filosofo del XVII secolo con bassa considerazione della
natura umana. Hobbes ha la dignità paziente e il buon senso
di molti animali che ho conosciuto. E' stato ispirato moltissimo
da uno dei nostri gatti, un soriano grigio che si chiamava Sprite.
Sprite non solo forniva il corpo allungato e le caratteristiche
del muso di Hobbes, era anche il modello della sua personalità.
Era di buon carattere, intelligente,amichevole ed entusiasta nel
modo con cui si acquattava per poi balzare sull'obbiettivo. Sprite
suggeriva l'idea di Hobbes che accoglie Calvin alla porta a mezz'aria
ad alta velocità. Nella maggior parte degli animali dei fumetti
l'umorismo deriva dal loro comportamento umano. Naturalmente Hobbes
sta eretto e parla, ma io cerco di preservare ill suo lato felino,
sia nel suo contegno che nelle sue attitudini. La sua riservatezza
e il suo tatto mi sembrano molto gatteschi, assieme al suo orgoglio
a malapena contenuto di non essere umano. Come Calvin, spesso preferisco
la compagnia di animali a quella delle persone, e Hobbes è
il mio concetto di amico ideale.
La cosiddetta "trovata"" del mio fumetto (le due
versioni di Hobbes) è stata male interpretata. Non penso
a Hobbes come una bambola che prende miracolosamente vita quando
in zona c'è Calvin. Ne penso a Hobbes come il frutto dell'immaginazione
di Calvin. In realtà non mi interessa la natura di Hobbes
e ogni storia trova modo di evitare la faccenda. Calvin vede Hobbes
in un certo modo e tutti gli altri lo vedono in un altro modo. Io
mostro due facce della realtà e ognuno vede a suo modo quello
che vede. Credo che sia così che vada la vita. Nessuno di
noi vede il mondo esattamente nello stesso modo, e io mi limito
a disegnarlo letteralmente nel fumetto. Hobbe sriguarda più
la nutara soggettiva della realtà piuttosto che i bambolotti
che prendono vita.
I GENITORI DI CALVIN
Non ho dato loro un nome perchè, per quel che riguarda
il fumetto, sono importanti soltanto come madre e padre di Calvin.
Si dice in giro che il papa di Calvin sia un mio autoritratto. Tutti
i miei personaggi hanno qualcosa di mio, così in un certo
senso è vero, ma il papà di Calvin è anche
in parte una satira di mio padre. Tutte le mie strip su come si
patisca "l'irrobustimento del carattere" sono di solito
la trascrizione parola per parola delle spiegazioni di mio padre
sul perchè eravamo tutti congelati, esausti, affamati e persi
facendo del camping. Queste cose sono un po' più divertenti
25 anni dopo.
La madre di Calvin è la dispensatrice quotidiana di disciplina,
così non credo che la vediamo nel suo lato migliore. Mi spiace
che il fumetto mostri più chealtro solo il lato impaziente,
ma cerco di alludere ad altri aspetti della sua personalità
e ai suoi interessi mostrando quello che sta facendo quando Calvin
si precipita dentro.
I genitori di Calvin sono stati criticati dai lettori per essere
poco affettuosi e inutilmente sarcastici (il papà ha dichiarato
che avrebbe voluto un cane,invece). Ma io credo che in un fumetto
sia insolito concentrare gli aspetti esasperanti di un bambino senza
un sacco di abbracci e di sentimentalismo per indorare la pillola.
Di solito vediamo i genitori quando reagiscono a Calvin, così
ho cercato di farne le "spalle" realistiche, con un ragionevole
senso dell'umorismo sul fatto di avere un bambino come lui. Credo
che facciano un lavoro migliore di quanto non farei io.
SIUSI (Susie) DERKINS

Siusi è sincera, seria e in gamba...Il tipo di ragazza
che mi attraeva a scuola e che alla fine ho sposato. "Derkins"
è il soprannome del bracco della famiglia di mia moglie.
Nelle prime strip il rapporto di Siusi con Calvin andava sul pesante,
basato com'era sul conflitto amore-odio,e mi ci è voluto
del tempi per smorzarlo. Sospetto che Calvin abbia per lei una cotta
moderata, che cerca di esprimere scocciandola in continuazione,
ma Siusi è snervata e disgustata dalle bizzarrie di Calvin,
che per questo è incoraggiato ad essere anche più
bizzarro, e così c'è una buona dinamica. Nessuno dei
due capisce del tutto quello che succede loro, il che è probabilmente
vero in tutte le relazioni. A volte immagino che un fumetto che
rappresenti il punto di vista di Siusi sarebbe interessane,e dopo
tanti fumetti sui bambini, uno su una bambina, disegnato da una
donna, sarebbe grande.
LA SIGNORA VERMONI (miss Wormwood)
Come qualche lettore avrà indovinato, il suo nome si
ispira all'apprendista diavolo ne "Le lettere di Berlicche
(The Screwtape Letters)" di C.S. Lewis. Ho un sacco di simpatia
per la signora Vermoni. Da qualche accenno si capisce che sta per
andare in pensione, che fuma troppo e che deve fare molte cure mediche.
Penso che creda seriamente nel valore dell'educazione, così
è inutile dire che è una persona infelice.
SANCIO (Moe)
Sancio rappresenta ogni puzzone che ho conosciuto. E' grosso,
tonto, brutto e crudele. Mi ricordo che la scuola era piena di idioti
come lui. Credo che si riproducano negli angoli umidi degli spogliatoi.
ROSALYN

Probabilmente l'unica persona temuta da Calvin è la sua
baby-sitter. All'inizio l'avevo messa in una tavola domenicale,
non considerandola un personaggio regolare, ma il suo intimidire
Calvin mi sorprese, così ogni tanto la faccio ancora apparire.
Sembra che Rosalyn atterrisca anche i genitori di Calvin, sfruttando
la loro disperata voglia di uscire di casa per ottenere aumenti
e denaro anticipato. Il rapporto tra Rosalyn e Calvin è esclusivamente
a una dimensione, così che mi diventa sempre più difficile
scrivere storie con la baby-sitter. Comunque per esser aggiunta
successivamente al fumetto, ha funzionato proprio bene.